Il Rotary Club
Il Rotary Club è un club di servizio sorto a Chicago nel 1905. Esso è stato definito come gruppo di amici, appartenenti a diverse professioni e chiamati ad impegnarsi a favore del prossimo.
Il Rotary International è invece l’organizzazione che riunisce tutti i Rotary Club, oggi oltre 33.000, in quasi tutte le nazioni del mondo, con complessivamente oltre 1.200.000 soci[1], denominati Rotariani.
Il Rotary ha ispirato la fondazione di altri service club quali il Kiwanis (fondato nel 1915), il Lions (fondato nel 1917), lo Zonta (fondato nel 1919) e il Soroptimist (fondato nel 1921).
Filosofia
Service above self – nella traduzione italiana ufficiale Servire al di sopra di ogni interesse personale – è il motto ufficiale del Rotary e ne esprime in modo conciso la filosofia[2].
Secondo lo statuto del Rotary, gli obiettivi cui tutti i Rotariani devono tendere sono:
lo sviluppo di rapporti interpersonali intesi come opportunità di servizio;
elevati principi morali nello svolgimento delle attività professionali e nei rapporti di lavoro; il riconoscimento dell’importanza e del valore di tutte le attività utili; il significato dell’occupazione di ogni Rotariano come opportunità di servire la società;
l’applicazione dell’ideale rotariano in ambito personale, professionale e sociale;
la comprensione, la buona volontà e la pace tra i popoli mediante una rete internazionale di professionisti e imprenditori di entrambi i sessi, accomunati dall’ideale del servire.
Successivamente alla stesura dello statuto rotariano, nel 1932 il Rotariano Herbert J. Taylor concepì la “prova delle quattro domande”, un codice etico che undici anni più tardi fu adottato ufficialmente dal Rotary. La prova, tradotta in oltre 100 lingue, consiste nel porsi quattro domande fondamentali:
Ciò che penso, dico o faccio: 1) risponde a verità?; 2) è giusto per tutti gli interessati?; 3) promuoverà la buona volontà e migliori rapporti d’amicizia?’; 4) sarà vantaggioso per tutti gli interessati?
Storia della fondazione
Il primo Rotary Club fu fondato a Chicago dall’avvocato Paul P. Harris; il 23 febbraio 1905 vi tenne la prima riunione con i suoi amici Sylvester Schiele, un commerciante di carbone, Gustav E. Loehr, un ingegnere minerario, e Hiram E. Shorey, un sarto.
Fin dall’inizio sono visibili alcuni principi basilari del Rotary: i quattro provenivano da diverse nazioni, appartenevano a diverse confessioni religiose e rappresentavano diverse professioni. Lo scopo dichiarato del club era una sincera amicizia tra i soci.
Il Rotary, fondato nel 1905 in un mondo nel quale le professioni erano quasi esclusivamente riservate agli uomini, nel 1989 ha aperto le porte alle donne. Attualmente[5] ci sono 188.000 Rotariane nel mondo; un 20 % dei singoli Rotary Club, in molti casi quelli più antichi, è rimasto esclusivamente maschile; da alcuni anni è in atto una discreta, ma continuativa pressione da parte del Rotary International a favore di una apertura alle donne anche nei club più conservatori.
Il Rotary si è affacciato al XXI secolo con un rinnovato impegno nel far fronte ai bisogni della società, dalle questioni sanitarie, a quelle ambientali, all’analfabetismo, dalla fame e sete ai problemi dell’infanzia a rischio.
A un secolo dalla fondazione, il Rotary continua a essere orgoglioso della propria storia. In ricordo del primo luogo di riunione – la stanza 711 dell’Unity Building di Chicago – gli arredi d’epoca sono stati trasportati nell’attuale sede centrale del Rotary dove possono essere visti dai Rotariani provenienti da tutto il mondo.
Ciascun Rotary Club sceglie i propri soci tra i rappresentanti delle categorie professionali presenti nella città o sul territorio; sono considerati possibili candidati le persone adulte di buona reputazione, in particolare i titolari, soci, amministratori o funzionari di un’impresa, le persone che esercitano un’attività o una professione stimata, le persone che ricoprono un’importante posizione in un’impresa o professione rispettabile e riconosciuta, con funzioni direttive e autorità decisionale; i leader nelle proprie comunità, nonché persone con particolari meriti culturali.
Non è permessa l’appartenenza contemporanea ad un altro service club che limiterebbe il tempo del socio a disposizione per il proprio Rotary Club.
Dai primi anni Duemila i criteri delle classifiche professionali sono meno severi, ma l’obiettivo è tuttora quello di ottenere uno specchio della composizione sociale della propria zona sotto l’aspetto professionale.
Un candidato può essere proposto da uno o più soci presentatori; solo con l’assenso di tutti i soci entra nel club. Come principio di buona fede, l’assenso non deve essere espresso. Se nessun socio adduce motivi di opposizione all’ingresso del nuovo socio, il candidato viene ammesso di diritto. La qualità di Rotariano è personale e non ha alcuna scadenza; l’ingresso nel Rotary Club di un’altra località in caso di trasferimento, già prima favorita dalle regole rotariane, è diventata pressoché automatica con le modifiche intervenute nei primi anni del XXI secolo.
Molti rinomati professionisti, imprenditori, scienziati, artisti, diplomatici, politici ed altre persone note erano o sono Rotariani. Guglielmo Marconi, scienziato e inventore, Premio Nobel per la fisica (1909), era socio del RC Bologna; il fisico Arthur Holly Compton, Premio Nobel 1927, del RC St. Louis; l’inventore e costruttore aeronautico Orville Wright dell’ RC Dayton, Ohio. Tra gli artisti più noti si possono nominare i compositori Jean Sibelius (RC Helsinki) e Franz Lehar (RC Vienna), gli scrittori Thomas Mann, Premio Nobel per la letteratura 1929 (RC Monaco di Baviera) e Norman Vincent Peale (RC New York), il regista Cecil B. De Mille (RC Hollywood) e il cantante lirico Luciano Pavarotti (RC Modena). Il noto teologo Hans Küng fa parte dell’ RC Reutlingen-Tübingen). Noti Rotariani sono i politici J. William Fulbright (RC Fayetteville) e Hans-Dietrich Genscher (RC Bonn Süd-Bad Godesberg); anche i Presidenti degli Stati Uniti Warren G. Harding (RC Washington), Woodrow Wilson (RC Birmingham, Alabama) e John F. Kennedy (RC Hyannis, Massachusetts) facevano parte del mondo rotariano.
Organizzazione
Il Rotary è strutturato in Club, raggruppati in Distretti, a loro volta raggruppati in Zone.
Ciascun Rotariano è socio di un singolo Rotary Club, sovente abbreviato RC. Le dimensioni dei club vanno da una ventina di persone – anche meno in casi eccezionali, in particolare nelle nazioni piccole – fino al record attualmente (luglio 2008) detenuto dal RC Seattle, con 659 soci. Un numero tra 30 e 100 soci può essere considerato normale per un RC in un Paese occidentale.
Solitamente il primo RC di una città porta il nome della stessa città mentre quelli fondati successivamente sono contrassegnati dal nome di una zona o di un quartiere o anche di un importante punto di riferimento concreto o astratto, o infine di monumenti o toponimi geografici.
L’amministrazione di ciascun Rotary Club è autogestita; per tutte le funzioni importanti vale il principio dell’annualità; il presidente, il segretario, il tesoriere e le altre cariche sociali vengono eletti per un anno rotariano, dal 1º luglio al 30 giugno dell’anno successivo; in nessun caso percepiscono compensi per la propria attività.
La parte centrale della vita rotariana è l’incontro settimanale – in italiano riunione o conviviale, a livello internazionale meeting – in giorni e orari prefissati, stabiliti dal singolo RC e pubblicati, in modo da rendere più agevole la partecipazione di Rotariani appartenenti ad altri RC.
Nei Paesi europei si tratta il più delle volte di una riunione conviviale dopo mezzogiorno oppure di sera, raramente di una riunione mattutina prima del lavoro, di una riunione serale dopo cena o in altri orari.
La riunione settimanale è un amichevole incontro sociale e nel contempo il momento per organizzare le attività di servizio.